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Ossona, legge Merlin : casa chiusa fin troppo aperta

Ossona, legge Merlin : casa chiusa fin troppo apertaDella presenza a Ossona di due solerti imprenditrici che hanno scommesso sul successo del referendum sulla legge Merlin e hanno messo in piedi una proficua attività di casa chiusa, come si chiamavano i bordelli prima della legge Merlin,  in un condominio piuttosto sfortunato abbiamo già parlato.

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Abbiamo però voluto andare a vedere come i vicini di casa vivono la convivenza con lo studio professionale delle due vispe signorine e in questo modo però abbiamo scoperto una serie di disagi e di curiosità.

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Per prima cosa abbiamo scoperto che non sono sole, ma che si avvalgono anche della collaborazione del compagno di una delle due, che si improvvisa direttore del traffico che si genera nel cortile su cui ha accesso l’appartamento in cui risiede lo studio professionale..

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Che vi sia bisogno di qualcuno che diriga le operazioni è innegabile, data la lunga fila di clienti che stazionano davanti al condominio e che parcheggiano l’automobile appena fuori, aspettando diligentemente il loro turno. Nel momento in cui una delle due professioniste si libera, al primo in fila suona il cellulare e via telefono gli vengono date le istruzioni per raggiungere l’appartamento, e gli viene comunicato il costo, in base al servizio richiesto, e di come presentarsi alla cassa prima di accedere alla consumazione. L’osservazione del traffico non è stata difficile. E’ bastato appostarsi per circa un’ora di fronte al cancello di entrata del cortile e osservare tendendo un pochino le orecchie.

L’organizzazione dello studio è straordinaria. Abbiamo cronometrato il tempo di entrata e quello di uscita dei vari clienti che si scambiavano il posto. Tra un “avanti un altro” e l’altro passano mediamente 10 minuti. E’ vero che le professioniste sono due, ma anche in questo caso, considerando che c’è da attraversare il cortile, entrare in casa e pagare prima di consumare, la tempistica è davvero notevole. Manca solo la sistemazione del distributore di numerini (e quello dei preservativi) all’ingresso del cortile, che è comune agli altri condomini che, in ogni caso vivono molto male la situazione.

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Le minacce del direttore del traffico

Sabato scorso una famigliola con un bambino piccolo, a causa delle minacce del direttore del traffico, ha preferito andare a vivere a casa di parenti. Il dipendente delle due professioniste si era alterato perchè la famiglia aveva  chiesto di smettere di fare rumore, dato che erano le dieci di sera. Doveva esserci in atto un servizio particolare perchè, oltre a non smettere, il direttore si è messo a gridare ad alta voce frasi del genere ” che colpa ne ho io se tu sei frocio e non ti piacciono le donne”.  Alla fine sono stati chiamati i carabinieri ma, invece di calmarsi e di comportarsi civilmente, l’uomo ha incominiciato a minacciare la famigliola, al punto da causarne l’allonatanamento da casa loro.

Chiesti i danni per aver causato un mancato reddito ad un appartenente alle forze di sicurezza.

Un altro episodio piuttosto grave riguarda un appartenente a una delle tante organizzazioni per la sicurezza che abita nella zona e che un giorno si era fermato davanti al condominio,in divisa, ad aspettare che venissero a prenderlo in macchina per andare al lavoro. pare che una delle professioniste ad un certo punto sia uscita dalla sua postazione di lavoro e lo abbia apostrofato, gridandogli di andarsene, perchè faceva scappare i clienti, e avrebbe spinto le sue richieste fino a chiedere un risarcimento per il mancato guadagno causato.

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Grave problema con chi non può permettersi l’alto costo dei servizi

Un gravissimo problema è emerso con tutta “l’umanità” che gravita intorno allo studio professionale e che  non sempre può permettersi di pagare l’alto costo della prestazione ( pare chiedano 100 euro a prestazione).  Alcune giovani donne, poco più che adolescenti e che vivono nella zona in cui si trova lo studio professionale, e che non hanno niente a che vedere con quella attività, hanno poi segnalato di essere state seguite mentre camminavano alla sera lungo la via Gorizia e la via Patrioti, verso Casorezzo. In un caso erano almeno due uomini , di cui uno sicuramente nordafricano, a bordo di un furgone bianco tipo Ford. In un caso si è trattato di un vero appostamento effettuato ai danni di una adolescente.

Anche spacciatori e i furti

Gli abitanti di quella parte del Co da là hanno poi segnalato la presenza di uno spacciatore che rifornisce qualcuno con regolarità. Pare che lo scambio avvenga mediamente due volte al giorno. Fino a poco tempo fa nascondevano le dosi dietro ad una piccola madonnina in un giardino privato, facilmente accessibile, ora però, vista la mancanza di controlli, sembra preferiscano fare tutto alla luce del sole o della luna.

Sono stati segnalati anche furti in appartamento: ieri sera si è notata che Focus lunga, potente, che stazionava nella zona con a bordo tre giovani, uno dei quali con un zainetto sulle spalle che pareva moto interessato alle abitudini degli abitanti e alle case, quasi tutte villette, più che a quelle delle due professioniste. I tre sono rimasti nella zona dalle 21,30 fino alla 1 di notte. Anche in questo caso sono stati avvisati i carabinieri che hanno intensificato i controlli notturni. Fra i furti non manca la nota che ha fatto scattare l’esasperazione delle famiglie normali che vivono nel condominio. la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso: qualcuno fra la varia” umanità” che frequenta ora la zona intorno allo studio professionale ha fatto sparire persino zucchine e peperoni da un piccolo orto:

E pensare che la via Patrioti è percorsa più volte dalla Polizia locale per andare da Ossona a Casorezzo. Gli inquilini non sanno più a che santo votarsi., ma sperano che qualcuno li aiuti a fare in modo che le due allegre professioniste delle case chiuse siano convinte a spostarsi altrove o, meglio ancora, ad attendere le regole che saranno imposte dopo l’approvazione del referendum che abrogherà la legge Merlin.

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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