L’amaro panettone di Renzi sarà farcito da Lega Nord e Berlusconi
Il governo Renzi è figlio dalla personale “voglia di arrivare” del premier in carica, senza però che ci sia la capacità di coniugare la “voglia” di fare con il “saper” fare, che sono cose totalmente diverse.
Intanto in questa situazione ognuno dei protagonisti pensa a sè: chi ha mire personali; chi ha voluto essere nella condizione di rinnovare in prima persona i consigli di amministrazione delle società pubbliche; Berlusconi la giustizia; altri rimanere deputati il più possibile…
E’ lecito chiedersi quanto durerà questa situazione e faccio un pronostico: fino alla fine dell’anno, il tempo necessario a centrodestra e Lega Nord per riassestare i propri equilibri interni e rifondare un’alleanza sufficientemente ampia per vincere.
La rottura PD/NCD minerà il governo Renzi
Nonostante quanto dichiara il leader del Nuovo Centro Destra Angelino Alfano, la prestazione elettorale del suo partito non è stato affatto esaltante: lontano il 6% che ventilava pubblicava, anche il misero 4% è stato raggiunto solo mettendosi insieme all’UdC di Pierferdinando Casini, che però fino a qualche tempo fa superava quella soglia da solo: chiaro che continuare su questa strada vuol dire estinguersi.
Il risultato sarà un progressivo smarcamento dell’Ncd verso il governo, in attesa del giorno in cui rinfacciare tutte le promesse mancate: solo per citare quelle che dovevano essere già fatte, mi riferisco al piano casa, alle garanzie per il lavoro giovanile, all’abolizione delle provincie e del Senato, alla vendita delle auto blu (prima dovevano essere 200, poi 100, quindi sono scese a 70 alle fine pare se ne siano alienate poco più di 50), il minor costo dell’energia per le imprese, il pagamento dei debiti con le aziende, il taglio dell’Irap… perchè si possono prendere in giro tante persone per poco tempo oppure poche persone per molto tempo ma entrambe le cose no.
Al Governo Renzi arriverà il soccorso a 5 Stelle
Prima della caduta finale, è facile immaginare la nascita di una nuova maggioranza composta da centrosinistra e una parte del MoVimento 5 Stelle, che nel frattempo si sarà scisso in due fazioni: da un lato quelli nelle “grazie” di Beppe Grillo, che hanno la certezza di essere ricandidati, dall’altro i tanti che sanno di non avere un’altra occasione di tornare in Parlamento e costoro si costituiranno in gruppo a parte, che consentirà al governo Renzi (il quale nel frattempo avrà sostituito i ministri alfaniani con i ribelli 5 Stelle, scelti con l’abile bilancino del farmacista che ogni democristiano porta sempre con sè) di mangiare tranquillamente il panettone a Natale e puntare alla colomba. Ma nel 2015 le elezioni sono praticamente certe e il centrodestra, che offrirà lo scalpo di Renzi sull’altare della rinnovata alleanza con la Lega Nord, stavolta non arriverà impreparato.
Cercate Roberto Colombo su Twitter: (Fonte Foto: EeuHP su commons.wikipedia.com)
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