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Calcio, Coppa del Mondo a Mosca boicottata dalla UE?

Calcio, Coppa del Mondo a Mosca boicottata dalla UE?La notizia della proposta di boicottare lo svolgimento della Coppa del Mondo di calcio del 2018 in Russia arriva  dagli Stati Uniti ed è stata pubblicata oggi anche dal giornale locale più importante del mondo, il Washington Post. Secondo il quotidiano statunitense, alcuni funzionari dell’Unione Europea avrebbero sostenuto questa idea durante una riunione in cui si discuteva di nuove sanzioni contro il governo di Putin, a causa dell’appoggio che il governo russo sta dando agli indipendentisti russi della regione del Donetsk.  Fra queste ci sarebbe anche il divieto, per le squadre russe, di partecipare a grandi eventi sportivi europei, come la Formula 1 e i Campionati di Calcio.

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Pare che la Lituania e l’Estonia, che confinano con la Russia, si siano dette immediatamente d’accordo, con entusiasmo. A voler essere maliziosi, si potrebbe pensare che abbia  pesato la speranza che, togliendo alla Russia la possibilità di giocare nei campionati di calcio europei e di ospitare le partite della Coppa del Mondo FIFA nel 2018,  potrebbero aprirsi degli spirargli per superare la fase a gironi per le loro squadre Nazionali.

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L’idea di togliere alla Russia l’organizzazione della Coppa del Mondo del 2018 era già stata ventilata lo scorso luglio, ma la Fifa si era detta contraria al boicottaggio e aveva ribadito che i Mondiali sarebbero stati n Russia. In questa decisione della Fifa  sembra aver avuto un grosso peso il desiderio di non mischiare lo sport con la politica internazionale e la forte convinzione che  la Coppa del Mondo FIFA e il calcio, attirando l’attenzione del mondo, siano un potente mezzo di dialogo fra persone e governi.

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Per la Fifa ci sarebbero anche le difficoltà organizzative:  4 anni possono sembrare tanti, ma per chi deve costruire e ristrutturare stadi, e organizzare un evento di portata mondiale come i mondiali di calcio, con l’ indotto che li circonda,  sono pochissimi. Avere un paese ospitante in grado di sobbarcarsi i costi e che ha la capacità organizzativa dà delle certezze.  Un cambio di location, a questo punto, potrebbe pregiudicare persino lo svolgimento degli stessi mondiali, senza considerare che, per come stanno mettendosi le cose fra il ministro ucraino Poroschenko e il presidente russo Putin che hanno gettato oggi le basi della tregua  e della soluzione della crisi, nel 2018 potrebbero non esserci più le sanzioni.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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