Clandestini. Arriva Matteo Salvini. Il terrore corre sul Punto Rosso
Magenta – La notizia che la Lega Nord organizzerà una manifestazione a Magenta, per il prossimo lunedì 14 luglio alle ore 21, per protestare contro la riapertura del Pensionato per i Poveri Casa Vincenziana di Magenta (Mi) destinandolo solo ai 100 clandestini mandati dalla prefettura di Milano a Magenta, ha scatenato una serie di reazioni spaventate che si sono espresse nella bacheca Facebook dell’associazione il collettivo Punto Rosso di Magenta, in più discussioni contenente alcune velate minacce. Una delle discussioni ha visto anche l’intervento dell’ex sindaco Giuliana Labria.
Sotto accusa il comunicato stampa che il coordinatore dei giovani padani Diego Scalvini e l’assessore di Corbetta Riccardo Grittini hanno spedito alle varie testate giornalistiche. ”
Dopo le minacce del Punto rosso, è arrivata al notizia che ala manifestazione di Magenta parteciperà anche il Segretario Federale della Lega Nord Matteo Salvini.
Nel Comunicato il coordinatore dei Giovani Padani Diego Scalvini diceva: “Vorrei ricordare che le richieste di rifugiati a causa di guerre civili vengono accolte solo in piccola percentuale. Il più delle volte chi viene qui clandestinamente lo fa per cercare lavoro, spesso in maniera illegale, in un paese assurdo come il nostro, nel quale le possibilità lavorative sono ridotte ai minimi termini soprattutto per la nostra gente. Non abbiamo speranza e futuro da offrire ai nostri giovani e cerchiamo di garantirlo ad altri? Mi dispiace che l’Europa e L’Italia prendano in giro questa gente.Tutto questo con la collaborazione di PD e Nuovo Centrodestra che sono sempre felici di fare a gara a chi è più buono, tanto a pagare il conto della loro bontà sono sempre gli stessi: i cittadini.”
Chi scrive con il nick Il collettivo Punto Rosso ha anche lanciato una serie di accuse e di minacce, piuttosto confuse nel merito e negli argomenti, per la verità, nei confronti della manifestazione della Lega Nord. Fra le righe si poteva notare un vero e proprio terrore dettato dal fatto di essere ben consapevoli che questa volta la gente è davvero incavolata.
Il tentativo di buttarla nel solito stereotipo della lotta antifascista ha uno strano effetto. Invece di convincere, risulta ipocrita ed è stato facile, per i leghisti che sono intervenuti, ribattere. “La manifestazione della lega Nord non è contro le cento persone accolte a Magenta. Non capisco perchè dovrebbe essere appoggiata da fascisti che vedete dietro tutti gli angoli. Se vi fossero così tanti fascisti come voi volete far credere vincerebbero le elezioni, non le vincerebbe renzi! Consiglio dunque a Punto Rosso di non scrivere le solite parole prive di significato, di verità e di ogni fondamento politico e giuridico.” ha risposto il consigliere comunale Simone Gelli.
Mario Cavallin, altro esponente storico della Lega Nord di Magenta, ha scritto, rivolgendosi alla Labria: “Giuliana, spero che il titolo dato alla nostra manifestazione risulti chiaro a tutti e quindi privo di ogni accenno provocatorio. Non si è minimamente voluto attaccare i ragazzi della Nigeria i quali avranno sicuramente mille tragiche storie alle spalle. “
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