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Ossona – Nel consiglio comunale di Ossona è sparito il Gruppo Consigliare della Lega nord per l’indipendenza della Padania, esistente fin dal 2004. Ora gli interventi del consiglio comunale a nome della lega Nord dovranno avvenire, se ne avrà voglia, per bocca del capogruppo consigliare Alberto Poli, ex assessore al Sociale della lista Incontro, aclista, di sinistra, italianista e unionista convinto e di chiare tendenze politiche renziane.
Dato che il consigliere Monica Porrati è una esperta donna politica dobbiamo pensare che la scelta di non creare il Gruppo consigliare della Lega Nord per l’indipendenza della Padania sia stata una scelta politica determinata e consapevole, che mira a sottolineare la indisponibilità ad attuare e proporre le scelte politiche specifiche del Movimento Leghista.
Le regole del Consiglio Comunale di Ossona, infatti, dicono che qualsiasi consigliere eletto può formare gruppo a sé stante se lo costituisce entro le 48 ore dalla proclamazione dall’elezione, mentre se lo fa in seguito il gruppo consigliare deve essere costituito da almeno due persone.
La grande importanza della presenza del gruppo consigliare autonomo dal punto di vista politico è determinato dal fatto che solo il capogruppo ha diritto di prendere parola a nome lega nord e fare dichiarazioni di tipo politico, mentre il semplice consigliere non può.
Per militanti e sostenitori della Lega Nord di Ossona, l’eliminazione del gruppo Lega Nord per l’indipendenza della Padania è una umiliazione ancora più pesante della mancanza del simbolo della Lega Nord durante le scorse elezioni amministrative. Azzera infatti qualsiasi possibilità di autonomia politica del Movimento Lega Nord per l’indipendenza della Padania all’interno del Consiglio comunale e asserve completamente il Movimento alle scelte politiche fatte da Incontro ed espresse da Alberto Poli.
Per fare un esempio pratico di quanto capiterà, la Lega Nord di Ossona perde la possibilità di fare dichiarazioni contro la più che probabile decisione della maggioranza di Incontro di concedere aiuti a favore dei clandestini arrivati a Magenta lo scorso sabato, oppure sarà obbligata a votare l’innalzamento delle tasse, senza poter dire una parola contro i provvedimenti presi. Dovrà anzi sostenerli.
Il regolamento del consiglio comunale di Ossona non prevede neppure la costituzione di un gruppo misto, per cui, neppure lasciando la maggioranza e passando all’opposizione sarà possibile, per la Lega Nord, recuperare l’autonomia politica, persa ormai per sempre. MOnica Porrati dovrebbe infatti iscriversi ad uno dei due gruppi di minoranza già esistenti o rimanere nel limbo del non appartenere a nessuno.
La mancanza di un Gruppo Consigliare della Lega Nord per l’indipendenza della Padania creerà un altro gravissimo problema al consigliere comunale e novello assessore Monica Porrati. Difatti, all’interno della Lega Nord solo i capigruppo hanno diritto di esprimere la loro opinione all’interno delle strutture maggiori del Movimento della Lega Nord per l’indipendenza della Padania, e la posizione di un assessore senza gruppo consigliare corrispondente in consiglio comunale, è estremamente debole e marginale, specie se eletto senza simbolo della lega nord.
Gli assessori in quota Lega Nord, senza simbolo né identità politica, come era negli scorsi anni a Casorezzo Gabriele Falcomer che, anche in quel caso, non aveva formato il gruppo consigliare della Lega nord per l’indipendenza della Padania al momento dell’elezione pur avendone diritto, sono di solito il risultato di accordi di comodo e si preferisce ridurre in silenzio il Movimento.
In allegato la delibera che ha fatto infuriare i militanti della sezione della lega Nord di Ossona e Casorezzo.
Articolo aggiornato il 27/02/2016 22:09