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A Ossona il 27 luglio, nel cortile dell’ oratorio San Luigi, torna il palio della Bogia dora con i rioni che compongono il Co da chi e il Co da là.
Quelle di Ossona non sono contrade tradizionali e castellane come quelle del palio di Siena o come quelle più vicine del palio di Legnano, ma sono delle contrade più popolari e legate alla quotidianetà del nostro Comune. La tradizione del palio è abbastanza recente: risale a circa una quindicina di anni fa e per alcuni anni si è celebrato in grandezza e divertimento ed è rimasto nel cuore di molti ossonesi, anche se non si è più riusciti ad avere il successo e lo smalto dei primi anni.
Le contrade sono: Burgass, Scanscieau, Cassina e Ca neouv. Si ricompongono in due parti Co da chi e Co da là. Avendo come riferimento Piazza Litta e la linea della ex strada provinciale Via Bosi, piazza Litta, via XI febbraio e via Marconi, il Co da Chi è la parte del paese che va verso il cimitero mentre il Co da là è la parte che va verso Casorezzo. Burgass e Scanscieau sono in Co da chi mentre Cassina e Ca Neauv sono in Co da là. Burgass è in centro del paese, intorno alla via Padre Giuliani comprendente i resti del castelletto dei Burgari. Scanscieau ricopre tutta la parte di viale Europa, dove c’erano le fermate del Gamba de Legn.
In milanese Scanscieau significa Stampelle. Quale nome poteva essere più adatto per la stazione del trenino Gambadelegn, che andava da Milano verso Castano Primo? Cassina è la zona della Cascina Francesca, sul lato di via Marconi che appartiene al Co da là. Lì si facevano i formaggi e si raccoglieva il latte. A Cassina si stivavano le bestie da cortile per gli scambi e la vendita. La Cassina era un centro importante dell’economia contadina; Ca Neau è tutta la parte di Ossona che si è espansa verso Casorezzo. Come potete notare se guardate quella parte del paese dopo aver letto queste righe, non ci sono case molto antiche in quella zona del paese. Persino la corte Berra e le altre Corti più piccole possono essere considerate quasi recenti. Di fatto, Ca Neau è la parte più “recente” di Ossona.
Altre due parole sui nomi usati che mostrano l’autoironia degli ossonesi. Il loro soprannome, nell’altomilanese, è bogioni, che in milanese non è esattamente un complimento per l’intelligenza.
Questo soprannome deriva dalla grande boccia dorata che sovrasta il campanile della chiesa parrocchiale di San Cristoforo; “Casuress e Parabià el gann un bogin piscinitt, Osona el gà un bugion” dicono, giocando sul doppio significato della parola. Sullo stesso filo ironico è il riferimento ai diversi significati di Co. Non manca l’uso sarcastico di frasi come “ te ga un bel co”, “ in du è ca ta lassà el co?”; via così, sono stati creati il Co da chi e il Co da là. Si contendono il palio Bogion o della Bogia dora. All’autoironia culturale degli abitanti di Ossona partecipa anche la redazione di Cronaca Ossona. Il nostro acronimo non poteva essere altro che Co News. (Fonte foto: gruppo Facebook genitori scuola Bosi)
Articolo aggiornato il 28/07/2016 13:36