Daini fra le strade di Casorezzo. Uno catturato, altri 3 liberi
I cittadini di Casorezzo che si sono accorti che per le vie del Comune passeggiavano 4 daini, avranno certamente pensato che è molto più bello incontrare dei daini liberi per le vie, piuttosto di trovarsi di fronte un gruppo di malviventi intenzionati a sfilarti il portafoglio.
I cittadini che si sono accorti della passeggiata della famigliola di daini hanno avvisato i veterinari della Asl che, insieme alla polizia provinciale, si sono recati a Casorezzo. La polizia provinciale ha competenza nei casi in cui animali selvatici entrano negli ambienti urbani. Lavorando insieme ai veterinari, la polizia provinciale è specializzata nell’utilizzo di proiettili di narcotizzante che permettono di catturare gli animali impauriti, addormentandoli.
Con i daini bisogna fare molta attenzione ai dosaggi di sonnifero perché non è facile valutare il loro peso in lontananza e una dose troppo forte di narcotico potrebbe far loro molto male, mentre una dose troppo leggera non li rallenta neppure.
Il daino è un animale timido ma socievole, non è aggressivo e bello da osservare. Si alleva facilmente ma altrettanto facilmente si spaventa , e quando è spaventato può andare incontro a parecchi pericoli e causare incidenti anche gravi. Quando corre è velocissimo e agile negli scatti. Impossibile da catturare senza aiuti. I nostri complimenti vanno, quindi, alla polizia provinciale per il buon lavoro che fa proteggendo l’ambiente naturale dei nostri Comuni. Sarebbe bello se potessimo fare altrettanto con chi dovrebbe proteggerci da altri tipi di passeggiatori sicuramente più indesiderati di 4 piccoli daini.
Dei 4 daini che giravano per Casorezzo, infatti, uno si è addormentato una volta colpito dal proiettile con il sonnifero e ha potuto essere accompagnato al parco Arcadia di Bareggio, dove sarà ospitato fino a che non si riuscirà a ritrovarne il proprietario. Gli altri tre sono scappati ma sono in ottime condizioni fisiche. I daini non sono animali rari o protetti in modo particolare. Sono diffusi dappertutto e, dato il loro buon carattere, una volta che conoscono le persone vicino a cui vivono, possono essere allevati nei giardini o nei parchi privati come animali da compagnia.
Essendo erbivori, non sono molto esigenti: un boschetto ombroso, un riparo con della paglia e un piccola radura erbosa possono bastare, insieme alle necessarie cure veterinarie. Niente di più facile, quindi, che i 4 daini che giravano nelle strade di Casorezzo siano scappati da qualche giardino e che abbiano quindi cercato l’ambiente urbano nel tentativo di ritrovare la strada di casa.
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