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Questa settimana la pagina di Ossona su Settegiorni ha aperto con una notizia allarmante: un condominio di Ossona terrorizzato dai rom. La lettera pubblicata e con la richiesta di restare anonimi fa impressione. E’ gente onesta che ha paura e sono i nostri compaesani.
Improvvisamente si comprende che tutte quelle segnalazioni che indicavano un accampamento di rom nella zona del Bosco della Corona avevano senso, anche se dopo parecchi giri non era stato trovato nulla. Per forza, si erano accampati in un appartamento! Non è stato difficile parlare con i condomini e farmi raccontare cosa è successo. La storia è davvero terribile e le conseguenze di ciò che succede, quando le avranno capite, faranno tremare i polsi a tutti gli ossonesi.
I condomini mi hanno raccontato che una delle porzioni del condominio, una parte che si sviluppa su 4 piani e ha un giardinetto più box, era stata acquistata dall’imbianchino che aveva effettuato i lavori di rifinitura per il costruttore, e che il costruttore in qualche modo lo aveva aiutato ad aprire il mutuo per comperare la casa.
Per chi è abituato ad aver a che fare con queste cose, questo significa, di solito, che il costruttore, invece di pagare la fattura dell’imbianchino, gli ha trasferito la proprietà di uno degli appartamenti e gli ha fatto da fidejussore per l’accensione di un mutuo per la differenza tra ciò che gli doveva e il valore della casa.
Per qualche tempo l’imbianchino ha abitato nell’appartamento: ha trasferito la residenza ad Ossona e ha aperto le utenze gas e luce. Poi, un giorno, ha comunicato agli altri condomini che un agente immobiliare freelance gli aveva trovato un inquilino e che lui tornava ad abitare al suo paese. Non mi ricordo bene se era della Sicilia o della Calabria. Alle domande degli altri condomini ha risposto che nel suo appartamento sarebbe venuto ad abitare un avvocato svizzero delle Nazioni Unite con la sua scorta e alcune modelle e che gli pagavano 1.200 euro al mese di affitto. Come sempre si controlla e su internet, in vari aggregatori di annunci, c’è ancora quel dato appartamento.
Naturalmente i condomini non gli han creduto, ma son brava gente e hanno pensato alla solita smargiassata, ma non ad un pericolo vero e proprio. Della realtà hanno dovuto rendersi conto quando han visto arrivare circa una decina di omaccioni grandi e grossi a bordo di macchinoni fiammanti, per lo più bmw e mercedes, targate Svizzera. C’è da dire che almeno una cosa svizzera l’hanno: le automobili. Gli uomini si sono insediati nell’appartamento insieme a otto donne vestite in modo da non lasciare dubbi: erano modelle di gran classe. Classe superiore perfino alle olgettine.
Il comportamento dei nuovi inquilini era quello che avrebbe avuto un avvocato svizzero: di giorno nessun rumore e di notte molte feste, tante feste con tanti invitati, tutti con tante macchinone svizzere. Si vede che è gente di classe: infatti lasciano le automobili dappertutto, aspettandosi che i parcheggiatori le vadano a mettere a posto.
Di punto in bianco le modelle sono sparite, in coincidenza con l’apparizione delle mogli e delle loro sorelle e madri. Si vede che l’avvocato svizzero si era fatto beccare e le donne ufficiali non avevano approvato. Sinceramente, dal racconto fattomi, non ho capito bene chi sia l’avvocato, chi le guardie del corpo e di chi siano le mogli. Insomma, adesso come adesso, il gruppo è formato da circa una ventina variabile di persone fra uomini donne e da qualche bambino. A dir la verità, sembra che le donne con bambini siano state posizionate in un altro appartamento dalle parti di piazza Litta, ma non ho ben capito dove.
Pare che l’avvocato svizzero dell’ONU goda di una grande rendita finanziaria, praticamente inesauribile. Di certo non si reca in studio tutti i giorni. A dir la verità, non sembra far nessuna attività se non quella di dormire e dare feste. Ma, si sa, le persone davvero ricche non lavorano. Si divertono e basta. I soldi arrivano loro per grazia ricevuta. Difatti non si fanno problemi: usano i bicchieri una volta sola e, invece di lavarli, li gettano in mezzo alle aiuole. Se stanno male dopo aver bevuto e mangiato, non si degnano di correre in bagno a contenere il disastro provocato dai loro succhi gastrici. Rendono ciò che hanno ingurgitato alla terra e alla pavimentazione della corte; qualche servitore, poi, pulirà oppure ci penserà la sana e naturale pioggia.
Le guardie del corpo dell’avvocato sono intercambiabili e i sistemi di sicurezza rigidi. Ogni tanto qualcuna se ne va e ne arriva una nuova. Se però la nuova Guardia del corpo non arriva in tempo per l’orario del cambio guardia, deve aspettare il turno seguente, e, se è stanco del viaggio dalla Svizzera ad Ossona, dorme tranquillamente nel canale o appena fuori dal cancello, per terra.
Poi, si sa anche questo, le guardie del corpo sono persone rudi. Questi 007 devono allenarsi al combattimento corpo a corpo e il centro della corte offre uno spiazzo adatto. I bambini degli altri condomini sono spesso chiamati ad assistere al combattimento, in modo che possano conoscere delle sane dimostrazioni dei riti della cultura svizzera in tema di sicurezza personale.
Non sono mancati neppure i miglioramenti edili. Difatti, se notate, dall’entrata della Corte manca una delle colonnine in mattoni antichi, costruiti nella vecchia fornace di Ossona e considerati patrimonio storico. Per i nostri ospiti era molto fastidioso dover centrare l’ingresso della corte alla velocità con cui vanno il loro macchinoni. Così, hanno eliminato il problema e abbattuto la colonnina utilizzando una delle loro automobili più vecchie.
Vi ho dato una piccola panoramica della situazione in cui vivono i condomini, lasciando la comprensione del contesto alla fantasia e al senso dell’umorismo di chi legge. Ora occupiamoci degli ossonesi. Come dicevamo, questo gruppo di persone paga una affitto mensile di circa 1200 euro. Da quello che mi dicono, lo versano perchè il padrone di casa si sarebbe cautelato mantenendo l’intestazione di alcune utenze. Non si sa come e perchè, ma l’agenzia freelance che si è occupata del contratto d’affitto, non si sa bene a che titolo, si occuperebbe anche di riscuotere il canone di affitto.
Facciamo finta che il proprietario di casa, cui non interessa nulla di quell’appartamento, abbia smesso di pagare il mutuo, magari chiedendo anche la proroga data a disoccupati e altro. Poniamo anche che non paghi neppure le spese condominiali, nè l’imu seconda casa, nè la tares nè le altre tasse, però continui a prendere l’affitto dell’appartamento, magari in nero. Sia chiaro che è un’ipotesi e non la realtà.
Facciamo conto che la banca si accorga che questa ipotesi si sia realizata e che inizi le operazioni di acquisizione della casa, dando lo sfratto agli inquilini. Dato che la ventina di rom ( e già, ma sono svizzeri…) è residente ad Ossona, a chi pensate toccherà mantenerli? Giusto, avete indovinato. Gli ossonesi si troveranno su gobbo il mantenimento in struttura protetta e in albergo di venti “svizzeri”. Ringraziamo chi ha dato la residenza al gruppo e non fa nulla per risolvere il problema.
Articolo aggiornato il 24/04/2021 18:58
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se è così facile lo faccio anche io.. prendo in affitto casa ... e poi mi smetto di pagare affitto e mi mantiene il comune:D Ok subito!
Io, te e tanti altri, giux, abbiamo un problema: siamo persone visceralmente oneste, nate così. Non ci possiamo fare nulla.
A noi, un cosa del genere, non sarebbe mai venuta in mente. Ci pensiamo adesso perchè qualcuno lo ha fatto, ma i nostri neuroni non si collegano in quel modo e le nostre idee per la sopravvivenza risentono di questo handicap.