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Forse quasi mezza Ossona è, senza saperlo, esente dall’intera Tares. Non sto parlando solo dell’ultima odiosissima rata arrivata nelle case ossonesi in questi giorni , ma dell’intera Tares, e quindi anche delle due rate già pagate a giugno e a settembre. Mi spiace di essermi accorta solo ora di ciò che è successo ad Ossona con il regolamento Tares. Siamo però ancora in tempo e chi ha già pagato, può chiedere il rimborso. Avevamo già parlato del caos della Tares in Ossona, in distribuzione c’è la Tares, non l’imu e in Ossona, la Tares ci ha ucciso il Natale, ma ora ci sono delle importanti novità.
Il Regolamento della Tares del Comune di Ossona(/ALBO/CC18-13.pdf) prende come base per il calcolo dell’esenzione minima della Tares stessa la fascia per l’esenzione determinata dal regolamento per l’accesso agevolato ai servizi alla persona che avevamo approvato in consiglio comunale nel 2008, tramite la dichiarazione ISEE. Questo vuol dire che chi ha una dichiarazione ISEE inferiore a 4.960,93 euro è completamente esente dal pagamento della Tares. L’articolo di riferimento del regolamento è l’ 11 comma 1 lettera d).
A causa di una serie di interventi della Lega Nord in commissione bilancio, in consiglio comunale e di un continuo, scusatemi l’espressione, “scassamento di balle” che portavamo avanti, nel 2008 la Lega nord aveva ottenuto dalla maggioranza in consiglio comunale che nell’approvazione del regolamento per l’applicazione dell’Isee il livello di minimo vitale di reddito fosse innalzato rispetto alla media nazionale e che gli sconti praticati alle fasce più alte fossero consistenti.
La motivazione era semplicissima. In quei momenti gli Ossonesi non riuscivano ad accedere agli sconti sui servizi pubblici a pagamento perchè la soglia minima vitale di reddito era così bassa, che poteva accedere a esenzioni e sconti solo chi viveva abitualmente alle spalle degli altri o evadeva completamente le tasse. Oggi , come nel 2008, potrebbe accedere all’esenzione totale anche chi ha un’entrata familiare di 1.600 euro mensili nette.
Dal 2008 il regolamento è rimasto così, anche se avrebbe dovuto essere adeguato al costo della vita. Chi ha fatto la dichiarazione ISEE , quindi, e il suo reddito Isee è inferiore a 4.960,93 euro non deve e non avrebbe dovuto pagare la Tares. Il Comune non ha inserito un avviso su questa possibilità offerta agli ossonesi all’interno delle cartelle della Tares, nemmeno in quelle delle rate di giugno e settembre.
Per cercare di facilitare chi non ha ancora compilato la dichiarazione Isee, anche se mancano solo 3 giorni alla fine dell’anno, vi diamo alcune indicazioni. Per prima cosa fate una simulazione per controllare qual’è il vostro reddito ISEE. Potete farla online utilizzando il sito internet dell’INPS a questo indirizzo. Procuratevi la documentazione indicata a questo link del comune di Ossona (DOCUMENTI%20NECESSARI%20PER%20CALCOLO%20I.S.E.E..pdf).
Quindi recatevi in Comune all’ufficio servizi sociali o al Caf . In un paio di giorni dovreste avere il vostro Isee. A quel punto se il vostro ISEE non supera i 4.960,93 euro, tornate in Comune e chiedete ai servizi sociali o all’ufficio tributi il modulo per la richiesta dell’esenzione Tares in base all’art. 11. Firmatelo e protocollatelo all’ufficio protocollo allegandovi una fotocopia della dichiarazione ISEE.
Intanto fatevi dare anche il modello per il rimborso delle due rate Tares non dovute che avete già pagato. Se non conoscete bene il reddito IMU dei vostri immobili potete calcolarli online tramite questo link.
Se avete già l’ISEE. La pratica è molto più semplice. Vi basterà chiedere all’ufficio tributi il modulo per l’esenzione e quello per il rimborso delle altre due rate , compilarli e protocollarli.
Per chi supera il reddito minimo ISEE citato nel regolamento Tares di Ossona. Anche chi supera il minimo vitale di 4.960,93 euro dovrebbe calcolare la sua Isee e fare la dichiarazione ISEE, perchè il regolamento Tares fa riferimento all’intero Regolamento per l’accesso agevolato dei servizi alla persona ed è chiaro che il rapporto esistente fra la raccolta dei rifiuti e la tariffa è un servizio alla persona (calcolata sul numero di persone) che comprende anche gli sconti relativi ad altre fasce di reddito ISEE: sono gli stessi sconti che avete per il pulmino e la mensa scolastica, oppure per l’assistenza domiciliare per gli invalidi assistiti a casa.
Se si possono applicare anche le altri facilitazioni del regolamento per l’accesso agevolato ai servizi alla persona è una questione che va chiarita dal Consiglio comunale.
Compostaggio in casa. Un altro sconto è previsto per chi certifica, entro il 31 gennaio 2014 che nel 2013 ha fatto il compostaggio in casa, o in giardino. Lo sconto è del 20% sull’intera tariffa dovuta. Il modulo da compilare è distribuito in Comune.
Sia chi rientra negli sconti sia chi non vi rientra ha comunque la possibilità di rateizzare gli importi in più rate mensili . La richiesta di rateizzazione della Tares va fatta in Comune, il prima possibile.
Infine, l’anno prossimo la Tares aumenta. L’anno prossimo sembra già stabilito che la Tares aumenterà, ma non sarà cambiato il regolamento Tares. Vale quindi la pena di fare la certificazione Isee non solo per il 2013 , ma anche per il 2014. In questo modo, nel momento in cui sarà approvato il bilancio preventivo che stabilirà le tariffe per il nuovo anno vi sarà già la documentazione necessaria.
Articolo aggiornato il 01/02/2022 13:27