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Ossona, Asmonte come Gaza: ha il mare, un muro e la vita è pericolosa

Ossona non lo sa, ma la frazione di Asmonte potrebbe essere diventata una succursale della striscia di Gaza in territorio europeo.

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Se vi sembra un’esagerazione, vi dico subito che è vero: è una esagerazione. Però le condizioni in cui versa la piccola frazione di origine longobarda la rendono, con le dovute proporzioni, molto somigliate in alcuni aspetti ad uno dei posti più pericolosi in cui vivere. Qualche giorno fa è nata, nel gruppo Facebook dei furti ad Ossona, un discussione sullo stato della frazione di Asmonte e infine sono andata a vedere se Asmonte era davvero nelle condizioni tremende in cui era descritta.

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Ora voglio proprio raccontarvi cosa ho trovato. Ero già stata ad Asmonte la settimana scorsa, ma ero andata solo davanti alla bella chiesetta di Santa Elisabetta, e nei dintorni dove ci sono le ditte più grandi pensando che la questione riguardasse i problemi di convivenza fra le attività industriali e le zone residenziali. Avevo visto dei problemi, ma non mi ero resa conto delle condizioni generali in cui versa oggi Asmonte.

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Ad Asmonte c’è il mare

asmonte. Ossona, Asmonte come Gaza: ha il mare, un muro e la vita è pericolosa - 20/12/2013

No, non sto parlando della ditta Mare che si trova ad Asmonte ma che non ha fatto proprio nulla e non c’entra nulla con le condizioni in cui versa la frazione. Sto invece parlando di una grande piscina naturale che si forma nel parcheggio davanti al supermercato, proprio all’ingresso principale della frazione, anche solo dopo una piccola pioggerellina invernale, di quelle fini fini che in condizioni normali riescono a malapena a bagnare il terreno. Quella che vedete nella foto qui in basso è il risultato di una giornata non eccessivamente piovosa. Solo un paio d’ore di pioggerellina fine. Non oso immaginare come diventi quel tratto di strada quando piove sul serio.

L’ho chiamata strada, ma non so se è il nome giusto

Probabilmente no. Anzi, sicuramente no. Indicarlo con il nome di Piazzale è meglio, ma non sono certa che sia anche quello il nome esatto con cui indicare questo tratto di asfalto. Infatti è molto difficile comprendere dove finisca il parcheggio e dove inizi la carreggiata per le automobili. Le strisce di delimitazione della carreggiata sono infatti sommerse dall’acqua, quando ci sono. Non sono certa che ci siano e neppure in quale direzione bisogna percorrere, quando si può percorrere, questo tratto di strada.

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strisce pedonali che si fermano contro un muro di recinzione
strisce pedonali ad Asmonte

C’è il muro di divisione dal comune di Ossona

Il muro è rappresentato sia dalla ex strada provinciale ora comunale Viale Europa, che impedisce contatti tra Ossona e Asmonte sia da un vero e proprio muro che chiude molte delle possibilità di recarsi da Ossona a Asmonte e viceversa. A voler essere maliziosi si direbbe che sono state applicate delle speciali politiche di segregazionismo, volte a disincentivare la frequentazione di Ossona da parte degli abitanti di Asmonte. Questo nella foto è il passaggio pedonale che si trova all’altezza della fermata dell’autobus che va verso Castano Primo, all’altezza di Asmonte.

Una volta scesi dall’autobus, se si resta sul lato di viale Europa che da verso Ossona, si può, camminando nell’erba ma tutto considerato in modo abbastanza sicuro, arrivare fino in paese. Se invece si vuole attraversare la strada e entrare ad Asmonte, ecco il muro con tanto di palo. Qui si nota poco, ma il ciglio della strada, una volta finite le strisce pedonali, è di circa 20 centimetri.
La situazione è questa: non osare percorrere il ciglio della strada verso Asmonte! Saresti falciato a vista nel giro di pochi minuti, specialmente se per caso ha nevicato ed è passato lo spazzaneve che ha accumulato la neve proprio lungo il muro. O sei veloce e scavalchi il muro come una scimmia, oppure sei un uomo morto.

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Qualcosa mi dice che nemmeno a Gaza, nei tunnel che la dividono da Israele e che sono usati per violare l’embargo, sono così ben organizzati nel liberarsi dei palestinesi che vanno troppo in giro.
Volendo un po’ alleggerire la posizione di Ossona, dobbiamo segnalare che la questione delle strisce pedonali pazze, non è nuovissima. Anzi, sembra quasi un metodo adottato nei confronti di chiunque abiti al di là della ex provinciale. Infatti, su cronacaOssona, lo scorso anno avevamo segnalato un caso simile: quello delle strisce pedonali di viale Europa all’altezza del parchetto.

Per rendere meglio la situazione vi mostro un’altra fotografia

strisce pedonali ad Asmonte con camion

Questa fotografia è stata fatta mentre sulle strisce pedonali passa un camioncino ad una velocità che comunque non era quella dei 50 Km all’ora stabiliti per i centri abitati e in qualche modo segnalati da alcun cartelli messi in posizioni improbabili.
La fermata dell’autobus della Movibus che collega Ossona con Asmonte è lì da sempre: si trova quasi nella stessa posizione in cui c’era la fermata del vecchio trenino Gambadelegn. Allora, al posto del muro, c’era un prato con cascina, e la strada era una carrettiera di campagna in cui passavano poche automobili; la fabbrica che vedete dietro al muro risale penso agli anni ’70.

Non vi so dire, quindi, se sono arrivate prima le strisce pedonali o il muro. Ad occhio, dalla tipologia di mattoni che si intravedono nella fotografia, direi che il muro c’era già quando sono arrivate le strisce. Certamente, però, in tutti questi anni, anche se non si riusciva a spostare il muro, le strisce avrebbero benissimo essere fatte in un’altro posto. Invece, nulla.

Quella di obbligare i residenti di Asmonte al grande salto del muro sembra quasi una scelta politica che si è trasmessa da una amministrazione all’altra nel tempo. Sempre fra le politiche segregazionistiche nei confronti di Asmonte c’è anche il fatto che, anche se c’è la fermata dell’autobus che potrebbe portare i residenti ad Asmonte, i biglietti si vendono solo ad Ossona. Ad Asmonte nessuno ha i biglietti. Quindi, se abiti ad Asmonte e hai bisogno di recarti in paese ad Ossona per procurarti qualcosa che ti manca, o vai a piedi, e rischi la pelle proprio come a Gaza, o ci vai in macchina, ammesso che si riesca ad uscire dalla frazione date le condizioni della strada, oppure sfidi la sorte e prendi l’autobus senza pagare il biglietto.

La piccola perfidia

Pulman Movibus ad Asmonte

Non è finita: se vi è venuto il pensiero che le varie amministrazioni comunali potevano fare qualcosa per segnalare il passaggio pedonale pericoloso, come mettere dei cartelli, ora vi mostro, con un’altra fotografia, a che punto di perfidia si è arrivati pur di liberarsi degli abitanti di Asmonte. Questa è la fermata dell’autobus, con la pensilina, in direzione Inveruno Castano Primo, pochi passi dopo le strisce pedonali. Come vedete dai pali a squadra che sovrastano la strada, le segnalazioni sono state messe.
Dei bei cartelli stampati, in lamiera regolamentare, erano legati ai quei pali con delle catenelle, in modo ondeggiassero per bene al passaggio di camion e autobus e, alla fine, ondeggiando più volte, sono volati via, abbattendosi sulle case dei residenti lungo viale Europa.
Chissà se qualcuno aveva calcolato coscientemente la possibilità di ridurre drasticamente il numero dei residenti di Asmonte utilizzando, al posto dei missili terra aria, dei semplici cartelli stradali con scritto “attenzione attraversamento pedonale”. Se notate, poi, il cartello di limite di velocità che dice che su viale Europa si può andare solo a 50 all’ora, perchè Asmonte è un centro abitato, è messo in modo da essere il meno visibile possibile. Per ora mi fermo qui, ma c’è la seconda puntata, con i racconti e le fotografie su quello che succede di notte, e non solo di notte, ad Asmonte, discriminata frazione di Ossona.

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

4 pensieri riguardo “Ossona, Asmonte come Gaza: ha il mare, un muro e la vita è pericolosa

  • antani si inventava le parole per sembrare dotto, ma direi che uno che non capisce ciò che legge e lo commenta ugualmente non lascia dubbi sulle sue “condutture neurotiche”

  • Non sapevo chi avesse scritto l’articolo, adesso che lo so .*********

    (commento censurato a causa possibilità di querela per insulti)

  • mmmm hai letto il nome del nostro blog? Si chiama cronaca Ossona, mica politica internazionale. :D
    Sul fatto che ad Ossona non succeda mai nulla, non sono d’accordo. Ci riempiamo parecchie pagine, su ciò che succede nel nostro paese. Però mi fa molto piacere sapere che vorresti da me delle opinioni su ciò che accade nel mondo intero. Significa che la mia opinione ti interessa. Grazie. Prendo la cosa sul personale perchè, generalmente, sono io che mi occupo delle notizie di cronaca mentre gli altri guardano alla politica e di grandi temi.
    Per formazione e per idee io sono amante del localismo, del piccolo, e credo che le notizie e i fatti, la storia stessa, nascano fra la gente normale, anche i fatti grandi che cambiano il mondo, e non nelle opinioni costruite sulle dichiarazioni dei potenti.
    Se dovessi parlare di Gaza, al di là delle cose che so per mia informazione personale, mi sentirei in dovere di andare là e parlare con la gente che ci vive, farmi raccontare e scrivere su un sito che si chiama cronacagaza.com…
    Scusami, sono di una pigrizia incredibile e temo che, se mi allargherò, arriverò al massimo alla provincia di Milano, o alla regione Lombardia. Per me, però, sono già fin troppo grandi.

    Quanto alla questione giornalistica: il mondo cambia, le regole del giornalismo da ufficio stampa sono cambiate. Le 5 w per la cronaca sono sempre attuali, ma le regole Seo valgono di più. Purtroppo non sono molti che le conoscono e non ci sono corsi che le insegnano. Io però sono tra i pochi che ne sanno qualcosa.
    Questo è il “deep space”, l’avanguardia della nuova informazione, il potere di internet e della conoscenza diffusa dei fatti che non sarà più controllabile dal potere costituito, e noi siamo tra i pionieri di questa nuova libertà. Basta con le egemonie delle grandi testate. Viva il potere dell’informazione locale generalizzata. :)

    p.s. ti assicuro che passiamo sempre il correttore nelle bozze :), ma siamo poco inclini a formalizzarci sulla statiticità della lingua italiana. Preferiamo usare i lombardismi e piegarci ai trucchetti Seo. Anche questo perchè noi siamo croncacaossona, mica cronacaitalia.

  • gaza???ahahahah… sembra quasi un riferimento forzato, fine solo a voler dimostrare di essere informati su problematiche diverse da quelle che ci pone la piccola, parrocchiale e bigotta ossona. Forse perché non succede mai nulla e forse proprio per questo le notizie risultano spesso irrilevanti. l’acqua ad asmonte, il vicino che ha il cane che abbaia, la luce che salta… sorvolando poi contenuto, lessico e grammatica, consiglierei un minimo di nozionistica da ufficio stampa. (basta un corso della regione, è gratis, volendo anche anche wikipedia docet.) Almeno sapere dove va messa la notizia.. le 5 w, titolo, occhiello ecc… Altrimenti, quando avete voglia di scrivere, potete sempre farlo sul vostro diario personale.

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