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Una bella commedia degli equivoci , dal ritmo veloce, anzi velocissimo.
Come capita molto spesso con le filodrammatiche, anche quelle che hanno una lunga storia come il Melograno, gli attori sono i primi a divertirsi con le commedie che mettono in scena e a creare siparietti e momenti particolari che poi diventano unici, anche se non sono proprio all’interno del copione preparato.
Il milanese è una lingua che si presta molto alla gag improvvisata; chi lo parla abitualmente sa tirarne furori delle battute di genere comico quasi naturalmente.
I componenti del Melograno non ci hanno tradito e la commedia è stata davvero frizzante. Le difficcoltà di questa commedia sono parecchie
Celso che interpretava Camillo Sanguinelli, e che avuto il difficilissimo compito di recitare in milanese un personaggio con un grave difetto di pronuncia. Camillo infatti non pronuncia le consonanti.
Anche Hastigua, lo spagnolo geloso deve parlare milanese con l’accento spagnoleggiante mentre corre da una parte l’altra con le sue pistolettas, è un personaggio complicato da rappresentare. Divertentissimo Leandro con il suo accento piemontese e una bella fisicità nel continuare a fare ginnastica mentre parla. Anche la parte del protagonista è molto difficile, essendo una parte doppia. Difatti lo stesso attore deve interpretare sia Vittorio Emanuele Sanguinelli sia il cameriere dell’albergo il Micio Innamorato.
Abbiamo preparato un piccolo stralcio di alcune scene prese dal primo e dal secondo atto della commedia che sicuramente apprezzerete.
Articolo aggiornato il 30/09/2014 22:46