Trenord: venerdi nero ed infine una pecora, pendolari vessati!
La giornata di venerdì 11 ottobre 2013 è stata funesta per i pendolari Lombardi, con treni in ritardo, corse cancellate, treni che terminano la corsa nelle stazioni intermedie, nessuna informazione concreta, insomma un delirio. La ragione scatenante è stata la fortissima bufera di vento che il giovedì notte ha investito la Lombardia e il Piemonte, una bufera di inusuale potenza che ha provocato non pochi danni, abbattendo molti alberi e mandando in tilt la gestione del territorio. Vi sono però delle ragioni strutturali e organizzative che non possono essere ignorate.
Trenitalia è stata divisa in RFI e (qui al Nord) in Trenord, la prima si occupa della gestione delle stazioni, dei binari, degli annunci e del servizio informazioni, la seconda si occupa della gestione dei treni. Sono aziende parastatali diverse ed entrambe inseguono la riduzione dei costi, che è fondamentale in questo periodo di tagli e ristrettezze. Non necessariamente le due aziende operano in sintonia, anzi tutt’altro, spesso le scelte strategiche di RFI sono a danno di Trenord, come per esempio nella zona della stazione di Porta Vittoria a Milano, dove i binari si usurano rapidamente a causa del passaggio dei treni per curve molto strette senza possibilità di modifica dei tracciati. La soluzione di RFI che punta al risparmio sulla manutenzione dei binari è la sostituzione degli stessi con binari più resistenti che però incidono maggiormente sul materiale viaggiante e quindi aggravano i costi di manutenzione a carico di Trenord.
Un buon viaggio comincia dall’informazione, oltre che dal biglietto , i problemi di venerdì sono dovuti principalmente alla resina trasportata dal vento sui binari, che unita all’usura dei binari stessi nonché del materiale rotabile rendeva insicuro il transito dei treni, sostanzialmente slittavano quando il macchinista frenava, quindi non era possibile rispettare i tempi di percorrenza e in certi casi non è stato possibile neppure muovere i treni, motivo per cui sono stati fermati nella stazione di Vittuone. Trenord ha provveduto come ha potuto per permettere il raggiungimento di Milano da parte dei pendolari, anche attraverso fermate straordinarie dei treni disponibili, si sono visti casi disperati purtroppo, come una donna a Vittuone che ha cercato di bloccare il treno per manifestare scontentezza, insomma non basta il mal tempo, le ristrettezze economiche, anche azioni strane devono capitare …. per vessare i pendolari.
Per avere un servizio migliore sarebbe importante avere un comitato pendolari in grado di porre le giuste osservazioni ai giusti enti, quindi che sappia come e con chi lamentarsi, quindi che informi i pendolari sulle giuste cause dei disservizi e come segnalarle. Basta sapere che RFI è responsabile per gli annunci, i cartelli elettronici e i binari e prevede uno sportello elettronico per i reclami , quindi inutile segnalare a Trenord che poi FORSE segnalerà a RFI, mentre per i problemi relativi al materiale viaggiante meglio segnalare a Trenord attraverso l’apposito servizio. Inoltre Trenitalia mette a disposizione un importante servizio che ci permette di sapere già prima di andare in stazione se avremo problemi: http://www.viaggiatreno.it, disponibile anche in versione mobile.
Il comitato pendolari invece che ha come portavoce GIBO sembra completamente assente, minaccia azioni estreme nei suoi comunicati, ha un gruppo facebook infarcito di dichiarazioni NO-TAV (dietro richiesta di spiegazioni mi è stato detto che dobbiamo essere tutti NO-TAV). Per il comitato pendolari il problema principale sono il costo dei biglietti (uno dei più bassi d’europa), la mancanza di posti per le bici e scarso volantinaggio con le indicazioni sulle fermate, tra l’altro sembrano ignorare che l’ultima corsa è garantita e basta chiamare il 118 per avere servizio sostitutivo, ignorano i grandi investimenti di TreNord che sta progressivamente sostituendo tutti i treni. E alla fine venerdì sera i pendolari sono stati pure vessati da una pecora che vagava sui binari della linea del passante S6…Credo che forse qualche agitatore avrebbe voluto imitare la pecora con buona pace di TreNord e dei pendolari. Buon viaggio a tutti!
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