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Si tratta di un disoccupato, Alex Maggio, di Caronno Pertusella ma che al momento dell’arresto si trovava a Bollate, ospite della convivente. L’uomo ha confessato il delitto ai carabinieri dopo un lungo interrogatorio effettuato nella mattinata di mercoledì. Avrebbe dichiarato di essere stato preso da un raptus, dopo essere entrato nella gioielleria per farsi mostrare degli articoli e di non voler uccidere la donna.
Qualche giorno fa i carabinieri avevano dato il permesso di far circolare le fotografie ricavate dalla registrazione fatta dalla telecamera di sicurezza del negozio Dono di Tiffany, che mostravano il volto dell’assassino e la sequenza della rapina e dell’omicidio.
Poi, alcuni amici della vittima avevano deciso di mettere una taglia sull’assassino. A chi permetteva la cattura del killer, dando informazioni ai Carabinieri tramite un numero verde, sarebbero stati corrisposti 50mila euro.
Ben nove camion vela con l’annuncio della taglia e le foto del killer sono stati posizionati lungo la strada Statale del Sempione, come abbiamo raccontato anche nel nostro articolo su cronacaossona.com, e sembra che ‘arresto sia avvenuto in seguito ad una telefonata di un cittadino che ha riconosciuto Alex Maggio e ha segnalato la sua presenza a Bollate.
Le segnalazioni al numero verde messo a disposizione dalla procura per l’occasione sono state migliaia: fra queste c’era quella che ha permesso l’arresto.
Nonostante la confessione, gli inquirenti stanno cercando altre prove della colpevolezza di Alex Maggio; un primo riscontro sarebbe già arrivato dalle impronte digitali che l’uomo avrebbe lasciato nella gioielleria il dono di Tiffany.
( Fonte e foto: virgilio.it; il giorno.it)
Articolo aggiornato il 14/04/2015 02:44