Ossona, arrestati per tentata corruzione i titolari del ristorante cinese
Ieri dicevamo che ad Ossona i problemi legati alla mancanza di coscienza della legalità e della convivenza civile stanno diventando davvero pressanti e dopo neppure tre ore è pubblicata al notizia che i titolari del ristorante cinese di viale Europa, in località Asmonte sono stati arrestati per aver tentato di corrompere un carabiniere con 3mila euro per evitare il verbale e il controllo completo del locale.
Tutto avrebbe avuto inizio una quindicina di giorni fa, ci raccontano su Repubblica.it, quando i carabinieri durante un controllo hanno scoperto due lavoratori in nero all’interno del ristorante cinese. Per evitare il controllo fiscale completo che avviene in questi casi, e la conseguente denuncia, i due cittadini cinesi hanno avuto la grande pensata di presentarsi un paio di volte alla stazione dei carabinieri e di tentare degli approcci.
Una volta che c’è stata l’offerta esplicita di denaro ad un maresciallo dell’ispettorato del lavoro, per i due sono scattate le manette. Ora sono chiusi a san Vittore, con l’accusa di tentata corruzione e concorso in corruzione.
I due pubblici ministeri che si occupano del caso, Maria Letizia Mannella e Giovanni Polizzi, hanno richiesto al Giudice per le indagini preliminari, l’arresto in carcere preventivo della coppia.
C’è da dire che ad Ossona eravamo a malapena consapevoli dell’esistenza del ristorante cinese e i due cittadini cinesi non erano neppure conosciuti in paese, ma l’aria che tira è la stessa che sentiamo ad Ossona da qualche tempo: quella della illegalità spinta. L’atto del tentativo di corruzione nei confronti delle forze dell’ordine non è un atto di sottomissione di due disperati mangiati dalle tasse, come potrebbe pensare qualcuno, ma al contrario è un atto altamente dispregiativo nei confronti della Comunità intera di Ossona. E’ come se ci avessero detto: “me ne frego delle tue regole, sono al di sopra di te, e se qualcun mi dice qualcosa è perché vuole essere comprato, non perchè fa rispettare le regole. Lo sistemo con 4 euro e continuo come prima alla faccia tua.”. Sono pensieri e atteggiamenti di una gravità incredibile.
A prescindere dal fatto che ognuno è responsabile di sé stesso e che se uno ha il cervello per far funzionare un ristorante ce l’ha anche per capire che non si tenta di corrompere nè carabinieri nè altri, ad Ossona dobbiamo farci delle domande, tutti insieme sui motivi per cui i ragazzi dell’oratorio non aiutano i carabinieri, sul perchè si arriva alle mani con il vigile per una multa, e sul perchè due cinesi capitati qui dall’altra parte del mondo credono di poter corrompere le nostre forze dell’ordine. Non è che per caso la colpa dell’intera Ossona è di aver dimenticato cosa voglia dire essere orgogliosi dell’onestà, della giustizia e di fare al cosa giusta?
(Fonte: repubblica.it ; Foto repertorio)
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