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Ossona: Il centro sinistra in piedi per Andreotti e la Lega Nord rimane seduta

Ossona: Amministrazione di centro sinistra in piedi per Andreotti e la Lega Nord rimane seduta
il sen. Giulio Andreotti

E’ successo durante l’ultimo consiglio comunale di Ossona! L’amministrazione comunale di centrosinistra (acli e margherita) che sostiene Ambrosoli a spada tratta, ha proposto un minuto di silenzio per la morte di Giulio Andreotti e si è alzata tutta in piedi. Il consigliere della Lega Nord Roberto Tunesi, così come quello del PD Antonella Tunesi, che sono all’opposizione ( ma non sono parenti) sono rimasti seduti, imbarazzati e sorpresi così come chi sedeva fra lo sparuto pubblico. Il pdl era, come al solito, assente dal consiglio comunale.

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E’ stato Sconvolgente! Come cittadina di Ossona sono rimasta seduta e non sono neppure rimasta in silenzio. Mi hanno preso alla sprovvista e mi è scappata una frasaccia cattiva: ” Ma sa lè? Un Deo gratias?”.
Come segretario della Lega Nord, invece, ho scambiato uno sguardo con il nostro consigliere comunale Roberto Tunesi, e ci siamo trovati d’accordo: siamo rimasti seduti.
Certo, rimordeva un pochino la mancanza di rispetto per la morte che si dovrebbe persino al peggior nemico, e Andreotti per noi Leghisti un po’ lo era, e per dimostrarlo vi consiglio di leggere l’intervista rilasciata nel 2002 da Umberto Bossi alla Padania, dal titolo “L’unica sua vera colpa: come capo della Dc fu uno dei nemici storici dei diritti padani” a questo link .

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Il rispetto di fronte alla morte credo sia stato il pensiero che ha mosso dei consiglieri della Lega Nord in Regione Lombardia che hanno partecipato al tributo, ma proprio non non si poteva, ad Ossona, accettare un tributo ufficiale proposto dai sostenitori di Ambrosoli, che in regione Lombardia è uscito dall’aula.
La nostra scelta di leghisti di restare seduti è stata quindi una scelta politica di tipo istintivo contro un’ipocrisia. Ho pensato che, forse, dopo la magra figura fatta durante il corteo dl 25 aprile, la maggioranza di Ossona abbia cercato di usare la morte di Andreotti per togliersi l’etichetta di “comunistacci” che hanno pienamente meritato. O forse stanno manovrando, cosa non difficile da pensare conoscendo i soggetti, per avere il sostegno del PDL per le prossime elezioni amministrative, e hanno usato la morte di Andreotti come moneta di scambio con qualche coordinatore regionale del PDL, alle spalle del detentore attuale del simbolo, che era assente e ignaro. Solo ad Ossona poteva capitare una cosa del genere, ma non è una cosa rara per la mentalità pasticciona che accomuna 2 dei gruppi politici contrapposti di Ossona.

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Parlando seriamente, ora, al di fuori da questo genere di beghe lontanissime dalla vita vera degli ossonesi, sono stati moltissimi i pensieri che mi sono passati per la testa, in quei pochi secondi passati dal momento in cui al sindaco è venuto in mente di chiedere un minuto di silenzio per Andreotti e quello in cui si è verificato. Il pensiero è andato immediatamente a chi soffre ed è dimenticato, ai disoccupati, ai soldi dati ogni mese ad un uomo che si è arricchito alle nostre spalle e al fatto che non sono proprio riuscita a ricordare nemmeno una cosa buona fatta da Andreotti per la mia terra e la mia gente.

In quel momento il consigliere Antonella Tunesi del PD deve aver avuto gli stessi pensieri che abbiamo avuto noi nella Lega Nord, perchè ha detto ad alta voce, imbarazzatissima: ” ma allora, facciamo un minuto di silenzio anche per quei poveri lavoratori che sono morti oggi a Genova!”
Giusto. Ci sono passate per la mente anche un sacco di altre persone che meritavano un tributo di onore e riconoscimento pubblico, ma quei poveri Cristi morti investiti da una nave mentre stavano lavorando erano, in quel momento, le persone che più facevano risaltare il grande contrasto fra la morte delle persone normali e quella di un uomo ricchissimo e potente morto di vecchiaia nel suo letto, con vicino i suoi parenti.

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Uno scambio di sguardi con Roberto Tunesi e ci siamo alzati a dire una silenziosa preghiera, stavolta sincera e detta con il cuore.. L’amministrazione ci ha seguito. Sarebbe stato grave se non lo avesse fatto,

Certamente, però, questa storia merita la catalogazione ad Honorem nella Rubrica degli strani casi di Ossona, perchè con tutta probabilità avrà un seguito politico strambo come questo.

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Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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