Boffalora: ladri svuotano le cisterne del distributore Esso
Hanno completamente svuotato le cisterne della benzina e del gasolio del distributore Esso di Boffalora sopra Ticino, che si trova sulla Statale 11. Il furto è avvenuto durante le festività pasquali e il gestore se ne è accorto solo martedì mattina, quando ha riaperto il distributore. Quando i primi clienti hanno tentato di fare rifornimento di gasolio o di benzina, le pompe sono rimaste inspiegabilmente, per il gestore, spente.
Solo in quel momento il gestore è andato a controllare le cisterne accorgendosi che i tombini erano aperti e che di ladri avevano aspirato tutto il contenuto. Si parla di almeno 4 o 5mila litri fra benzina e gasolio per un valore che si aggira intorno agli 8mila euro.
Per effettuare questo furto, i ladri devono essersi procurati dei camion adatti al trasporto dei due preziosi combustibili e devono avere a disposizione un luogo per stoccarli, lontano dagli occhi indiscreti.
Al momento non si sa se ci sono testimoni del furto, ma anche considerando che nessuno abbia notato uno o due grossi camion adatti al trasporto della benzina e del gasolio, o che qualcuno abbia visto ma abbia però pensato che si trattasse di un normalissimo rifornimento al distributore Esso di Boffalora sopra Ticino, è difficile pensare che si possa nascondere a lungo dei camion rubati senza attirare l’attenzione. Il tipo di organizzazione necessaria per compiere un tale furto fa pensare a persone molto audaci che hanno esperienza nel settore. Il gestore del distributore Esso ha sporto denuncia e sul furto stanno ora indagando i carabinieri di Magenta e le altre forze dell’ordine.
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.