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Alto Milanese: pedalando sul Naviglio Grande da Milano ad Abbiategrasso

Tra la Primavera e l’estate, o quando il tempo è bello nulla è così piacevole come la lunga passeggiata in bicicletta da compiere pedalando sulle rive del Naviglio Grande da Milano ad Abbiategrasso, tra le belle campagne dell’ Alto Milanese. Per i meno allenati si possono scegliere tratti più corti, ma non per questo meno incantevoli.

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Non è la proposta di un allenamento per partecipare ad una gara ciclistica, ma solo una bella e alternativa passeggiata fuori porta che si può organizzare senza molta fatica. Ci si prende la giornata e si percorrono questi 20 chilometri di  piste ciclabili che corrono lungo il più antico canale navigabile di Milano, quello che ha le Chiuse costruite da Leonardo da Vinci.

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Si parte da Porta Genova, seguendo il Naviglio Grande

La partenza è dalla storica Stazione di porta Genova. La magia di Milano si manifesta subito, non  appena si sale sul sellino della bicicletta. La metropoli modernissima scompare e al suo posto appare la parte antica del quartiere sud ovest, con le sue corti, i ballatoi e le romantiche case con la ringhiera, su cui si aprivano gli appartamenti degli operai di fine ottocento. L’alzaia del Naviglio Grande parte proprio da lì. Si pedala lentamente, restando sul lato sinistro del canale, prendendosi il tempo di ammirare ciò che stiamo attraversando.

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Si arriva a Corsico, sul Naviglio Grande

Il grande paese dell’hinterland milanese conserva ancora moltissimi scorci romantici e belli lungo le rive del Naviglio. Eppoi c’è la storia: chi lo sa che a Corsico, intoro al 1350 sulle rive del Naviglio, c’era la villa del capitano di ventura Niccolò Piccinino detto anche El Piscinin , a causa della sua bassa statura?

Trezzano sul Naviglio

Dopo Corsico si entra nel territorio di Trezzano, in cui sono ancora visibili due conventi, uno certosino e l’altro cistercense, che conservano l’architettura medioevale anche se trasformati in abitazioni residenziali.

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Gaggiano

Il primo palazzo nobile lo si incontra entrando a Gaggiano. Da palazzo Marino, questo è il nome della villa, parte la lunga serie di residenze di campagna della nobiltà e della borghesia milanese, che amava passare parte dell’anno in queste prestigiose ville costruite sulle rive del canale.

Castelletto di Gaggiano

Poco dopo il Naviglio fa una curva e comincia a scorrere parallelamente al Ticino, che è lontano qualche chilometro. Lì si trova Castelletto, un ridente paesino ora unito al comune di Gaggiano, che un tempo era una piccola fattoria fortificata. Qui ci sono i resti di uno dei primi ponti sul Naviglio, costruito nel 1264, e si possono ammirare altre ville patrizie: come il seicentesco palazzo dei Cittadini o la Casa della Regia Camera, chiamata anche Casa del Custode.

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Il Naviglio Grande ad Abbiategrasso

Continuando a pedalare, Abbiategrasso è poco dopo. Qui si può ammirare il bel Castello e si possono percorrere le numerose piste ciclopedonali che portano fino al centro della bella cittadina. Su tutto il percorso di questa bella pedalata non è difficile imbattersi in osterie che preparano panini o piccole merende ma ad Abbiategrasso c’è solo l’imbarazzo della scelta. Un piatto di salame, rane fritte, polenta e zola, sono solo alcuni dei piatti che possono rifocillare dopo la bella pedalata.

Il ritorno

Se alla fine si è troppo stanchi per affrontare via del ritorno in bicicletta, si può prendere il treno alla stazione, che dà la possibilità di caricare anche le biciclette. In meno di un’ora si sarà di nuovo a Milano, alla stazione di Porta Genova, contenti di aver vissuto una bellissima giornata, pedalando da Milano ad Abbiategrasso. Se si vogliono avere altri particolari su questo splendido itinerario che si snoda sulle sponde del Naviglio Grande, si può consultare il sito dei Navigli Lombardi
(foto: animatedweb.it)

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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