Casorezzo: la tangenziale non parte, ma il PD resta
La tangenziale di Casorezzo è una di quelle lunghe storie amministrative che si trascinano per decenni. Ogni volta che ci sono le elezioni amministrative, le liste, che siano del PD o degli altri, mettono la tangenziale nel programma.
Si è addirittura arrivati al punto che la tangenziale di Casorezzo è stata la scusa per un cambio di maggioranza in corsa. In quel momento, nel 2007, la motivazione per il passaggio delle opposizioni in maggioranza fu che non volevano la tangenziale in trincea, ma la preferivano in piano, mentre la motivazione dei consiglieri comunali di maggioranza, per il loro passaggio al ruolo di opposizione, era che il Sindaco e la giunta non si impegnavano a fare la tangenziale di Casorezzo.
Durante questa ultima Amministrazione, il PD ha più volte promesso di far cadere il consiglio comunale, votando contro il bilancio di previsione con tutti i 6 consiglieri comunali del PD, se il cantiere per la tangenziale di Casorezzo non fosse iniziato entro settembre. Abbiamo sorpassato il quarto settembre dalla prima minaccia e il cantiere per la tangenziale di Casorezzo non è ancora partito, ma il PD resta in maggioranza nel consiglio comunale. Però, ogni agosto, il consigliere Spagone del PD di Casorezzo promette che se il cantiere della tangenziale non parte entro settembre, il PD farà cadere il consiglio comunale. L’unico effetto ottenuto dalla minaccia è che il sindaco di Casorezzo è stato soprannominato Torre di Pisa Gornati, perchè è come “la torre di Pisa, che pende, che pende e mai casca giù”.
La reale situazione amministrativa relativa alla tangenziale di Casorezzo è, invece, che la provincia di Milano ha predisposto in bilancio un fondo con cui si potrà finanziare solo il primo lotto della strada, che va dalla rotonda che viene dalla tangenziale di Ossona e continua fino al cimitero di Casorezzo. Se la strada fosse stata fatta subito, con il primo finanziamento della provincia che risale ad una quindicina di anni fa, i soldi sarebbero stati sufficienti per completare l’intero percorso della Tangenziale di Casorezzo, intercettando la strada per Busto Garolfo e quella per Inveruno. Ora , invece, è sempre più difficile, perchè i costi aumentano mentre il finanziamento rimane uguale.
Speriamo che il cantiere della tangenziale parta prima dell’abolizione della provincia di Milano, altrimenti, con buona pace del PD, la tangenziale di Casorezzo non si farà mentre Torre di Pisa Gornati sarà più in piedi che mai. (Fonte foto: Visitamilano di photostream su flickr.com)
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