Provincia di Milano: Guido Podestà si dimette, ma poi ci ripensa
Non si sa quale siano state le motivazioni che hanno spinto Guido Podestà, presidente della Provincia di Milano, ad annunciare le proprie dimissioni per poi ritirarle in extremis. I giornalisti che si sono recati alla conferenza stampa annunciata per le 16 di oggi per ascoltarle, si sono sentiti dire che le dimissioni non sarebbero state rassegnate.
I più maligni hanno ipotizzato che le sue intenzioni reali fossero legate alla sua voglia di presentarsi come candidato alle elezioni politiche che si terranno nella prossima primavera. Difatti, è previsto che i presidenti delle giunte provinciali possano candidarsi al parlamento italiano solo se non sono più in carica da almeno sei mesi prima della data prevista per le elezioni politiche.
La motivazione data in seguito dal presidente Guido Podestà è che voleva rassegnare le dimissioni perchè si era sentito preso in giro dai tagli effettuati dallo Stato italiano nei confronti delle province. Una ben debole motivazione, se si considera che lo Stato italiano sembra, al momento, ben intenzionato ad eliminare del tutto gli enti provinciali.
La legge prevede che, in caso di decadenza per dimissioni o per altri motivi, del presidente, la giunta stessa e il consiglio provinciale rimangano in carica fino al periodo elettorale più vicino e siano rette del vicepresidente della stessa giunta provinciale.Fino a qualche anno fa, invece, decadevano tutti i consiglieri e gli assessori e veniva nominato dallo Stato un commissario prefetizio che conduceva l’ente senza nesusn controllo nè di costi nè di efficenza.
In ogni caso, al contrario dei suoi colleghi Armosino di Asti, Simonetti di Biella e Cesaro di Napoli, Guido Podestà ha deciso di rimanere Presidente della provincia di Milano per, parole sue, “difendere gli elettori”. (Foto: youtube.it)
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