Latte e agricoltura italiane nel mirino
Agricoltura e allevamento – Sabato 19 marzo alle 10 al centro socio ricreativo del Parco Fontana di via Corridoni, a Vermezzo (Mi) un incontro pubblico tra il mondo agricolo, le associazioni di categoria e i politici per parlare del futuro della produzione del latte nostrano. Saranno presenti l’assessore all’agricoltura Gianni Fava, l’assessore al bilancio Massimo Garavaglia, il presidente del parco del Ticino Gian Pietro Beltrami, e il senatore Nunziante Consiglio, membro della commissione parlamentare dell’agricoltura. Sempre sul tema dell’agricoltura, anche oggi Matteo Salvini, ha diffuso il video dell’incontro con i lavoratori del settore agricolo siciliano al mercato ortofrutticolo di Vittoria, in provincia di Ragusa.
La conclusione è la stessa: da nord a sud, in Padania come in Sicilia. Agricoltura e allevamento sono sotto il mirino dello stato, dell Europa e di equitalia da molto tempo.
Il governo Renzi sta svendendo il settore e ne stanno facendo le spese imprenditori e consumatori: olio tunisino che entra a tonnellate sostituendo l’olio extravergine nostrano, più caro e ipertassato, Prs e Pac, incentivi per abbattere le mucche e distruggere le aziende agricole.
Non lasciano in pace neppure le erbe aromatiche per le quali è stato chiesto, dalla solita Europa, di portare l’iva dal 4 al 10%. Da nord a sud la situazione è quasi una fotocopia. Matteo Salvini a Vittoria, in provincia di Ragusa, ha letteralmente dato voce agli agricoltori, staccandosi il microfono durante un intervento televisivo su La7 e obbligando, così, i politici del PD, che erano in studio, ad ascoltare direttamente la voce degli agricoltori rovinati dalle loro scelte politiche. In studioè sceso l’ imbarazzo totale dei politici di sinistra che, come risposta, riuscivano solo a mettere in campo espressioni facciali infastidite.
Matteo Salvini nel diffondere il video della trasmissione su Facebook lo ha commentato. “Contro l’Europa che massacra la nostra agricoltura per riempirci di schifezze da tutto il mondo… Questa volta non parla Salvini, il Microfono a chi si spacca la schiena tutti i giorni e vuole continuare a produrre Italiano. Facciamo girare! ” E nel video si sentono le voci dei produttori di pomodori che sono stati rovinati dall’accordo di libero scambio firmato dal governo italiano con il governo del Marocco. Le parole di Matteo Salvini e dei produttori vanno dirette al punto: si parla delle banche e delle grandi multinazionali dell’alimentazione che stanno distruggendo coscientemente il settore della cui qualità potevamo essere fieri. Conclude interpretando il pensiero di molti. Deve esserci un accordo fra governo italiano e multinazionali. Matteo Salvini invita il ministro Maurizio Martina. “Andiamo insieme a Bruxelles a dire che gli accordi che stanno imponendo non si possono mantenere”. Dallo studio, dai politici di sinistra, solo le solite rampogne di chi sa di avere torto ma non ha il coraggio di ammetterlo. Maurizio Martina, invece, parla da Twitter, cadendo quasi dalle nuvole. “Le proposte UE sul latte sono ancora insufficienti. Manca strategia comune. Noi andiamo avanti con moratoria sui debiti allevatori italiani”.
Sabato mattina si parla, invece, di Prs e Pac e degli aiuti all’ agricoltura e all’allevamento a Vermezzo (Mi). Nella sala del centro socio ricreativo si terra un confronto fra la politica di regione Lombardia in cui parlare della situazione attuale, organizzato dalla Lega Nord di Abbiategrasso con il supporto dell’assessore del Comune di Vermezzo, Donatella Magnoni Vitali, che è anche Presidente della sezione di Milano Monza e Brianza della Copagri Lombardia, una delle associazioni di categoria che in questi giorni stanno battendosi sulle proposte per combattere la crisi de Latte.
Il convegno arriva al momento giusto; oggi è iniziata, a Bruxelles, la riunione dei vertici dei Ministri per l’Agricoltura dei paesi europei. All’ordine del giorno ci sono le misure di intervento da adottare per combattere il calo del prezzo del latte alla stalla, che è in parte dovuto all’aumento della produzione di latte di molti paesi. Alcuni di questi paesi sostengono la liberalizzazione del mercato mentre altri sostengono che sia meglio mantenere un equilibrio artificiale, con correttivi economici. Fra questi ci sono gli incentivi all’abbattimento dei bovini da latte.
In mezzo a questo tira e molla fra ministri, ognuno dei quali pare fare l’interesse dei suoi allevatori, a parte, sembra, il ministro Martina, ci sono i produttori e i consumatori che, se dovesse essere ancora approvato il concetto dei correttivi artificiali, si ritroverebbero a mangiare latte e formaggi della cui provenienza e produzione si è ben poco sicuri.
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