E’ la giornata Onu dei diritti dei bambini e degli adolescenti
Il 20 novembre è la giornata dedicata ai diritti dei bambini. Scritto così può voler dire ben poco. Questa data è però il 26esimo anniversario della firma e approvazione della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
La convenzione dell’Onu ( Organizzazione Nazioni Unite) sui diritti dei bambini, che dovrebbe essere conosciuta a memoria così come la costituzione del proprio paese, ha una lunga storia. In Italia, allo stato attuale, ha un buon livello di applicazione, ma in tantissimi altri Stati i cui governanti l’hanno firmata, è applicata solo in parte, è conosciuta pochissimo, o è completamente disattesa.
Ogni anno, la giornata del 20 novembre è dedicata a fare il punto della situazione sul livello di applicazione pratica dei diritti dei bambini e qualche volta per generare un rapporto sullo stato di avanzamento dell’applicazione dei diritti stessi nei vari stati del mondo.
Al testo attuale della convezione dell’Onu si è arrivati il 20 novembre 1989, dopo un faticoso cammino fatto di compromessi e di armonizzazioni culturali con le tantissime e diverse realtà mondiali.
Già nel 1959 era stato sottoscritto il testo base è, quello da cui si è partiti, cioè la Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo, scritta e sottoposta all’Assemblea delle Nazioni Unite nel 1924, che viaggia oggi a pari livello con la Dichiarazione dei Diritti Umani, e, nello stesso modo di questa, da una parte è sbandierata e dall’altra ignorata allegramente anche se sottoscritta.
Il testo della dichiarazione dei Diritti del fanciullo, a sua volta, si basa sulla Carta dei Diritti dei Bambini, scritta dalla crocerossina Eglantyne Jebb, fondatrice di Save the Children, nel 1923. L’Onu ha poi affidato all’Unicef il compito di promuovere, relazionare e garantirne l’applicazione nei 196 Stati che l’hanno sottoscritta e ratificata, facendola entrare nel proprio sistema legislativo.
Il testo della convenzione si può scaricare, in italiano, dal sito internet governativo dell’ Autorità del Garante dell’Infanzia e Adolescenza ma ogni Regione ha un suo specifico garante che si occupa di intervenire quando c’è il sospetto che i diritti dei bambini siano stati violati. Questa delicatissima e importante carica in regione Lombardia è ricoperta da Massimo Pagani che ha voluto sottolineare l’importanza di questo anniversario ricordando come proprio in questi giorni, nel nostro paese, sia messa a repentaglio la serenità dei bambini.
“Alla luce di quello che è successo a Parigi, e del clima di forte preoccupazione che ha attanaglia le famiglie con i bambini in Italia, non possiamo fare altro che riaffermare con forza il dovere degli adulti di rispettare il diritto dei fanciulli alla serenità e alla vita. Troppo spesso, purtroppo, i più piccoli sono oggetto di violenza, dell’abuso e di sfruttamento incomprensibile. Questo, però, non deve essere il momento della paura, ma il momento di lavorare di più e con più impegno per dare pari opportunità e pari diritti a tutti i bambini del mondo.” Un impegno, questo, che dovrebbe coinvolgere l’intera società lombarda.
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.
infatti in Lombardia questo non succede. Sabato prossimo il garante arà con noi, tutto il tempo e potremo parlare con calma anche di cosa fare.
Invece di proclamare giornate, questa inutilissima istituzione potrebbe fare qualcosa per impedire agli islamici di sposare legalmente bambine di otto anni.